giovedì 1 dicembre 2011

Organizzare una festa di laurea (4° parte)

Siamo quasi in dirittura di arrivo…
6° esame: L’italiano è una lingua parlata dai doppiatori (Ennio Flaiano) “Un vero formatore deve essere poliglotta, nella sua carriera incontrerà tutte le lingue parlate su questa terra e anche oltre, deve quindi possedere un dizionario di base nei principali idiomi per potersi collocare sul mondo del lavoro in un contesto internazionale. Per il superamento dell’esame e la conseguente acquisizione di 20 crediti formativi il candidato dovrà dimostrare di saper leggere, tradurre ed individuare l’origine delle espressioni sotto elencate. Ad ogni eventuale risposta errata è fatto obbligo al candidato di assumere un bicchiere di bevanda alcolica a sua scelta prima di procedere nello svolgimento della prova di esame.”
Avevamo scelto 6 proverbi tra i più impronunciabili da questo sito e la prova consisteva nel capirne il significato dopo averli declamati ad alta voce.
7° esame: Il mondo ha i denti e con quei denti può morsicarti in qualsiasi momento (Stephen King) “Un vero formatore sa che tanti saranno gli attacchi alla sua persona, tante le critiche, tante le maldicenze. Ma un vero formatore è tenace, coraggioso, invincibile, non si lascia spodestare da niente e da nessuno. Per il superamento dell’esame e la conseguente acquisizione di 10 crediti formativi il candidato dovrà dimostrare di sapersi difendere dagli attacchi del mondo. L’utilizzo di un’espressione e di uno standing particolarmente aggressivi durante l’esecuzione della prova saranno necessari per l’acquisizione di ulteriori 10 CFU.”
Un lancio di palline di carta contro il povero neo-dottore che aveva solo un rotolo di carta (opportunamente decorato con la scritta LAUREA) per difendersi… molto liberatorio per i partecipanti, soprattutto quelli che hanno dovuto sorbirsi i lamenti del laureando durante la stesura della tesi (non era il nostro caso ma è stato liberatorio comunque!)
Post_115g (Scherzi festa laurea)
8° esame: Gli uomini non si capiscono a vicenda. Ci sono meno pazzi di quanto si creda (Luc de Clapiers de Vauvenargues)
“Un vero formatore sa catturare l’attenzione dei suoi auditori, sa cogliere i segnali di stanchezza, sa tenere alta l’attenzione ma, soprattutto, sa farsi capire. Per il superamento dell’esame e la conseguente acquisizione di 20 crediti formativi il candidato dovrà dimostrare di essere in grado di farsi capire da un auditorio di suoi pari ponendo come postulato l’utilizzo del solo sistema cinesico e l’assoluto divieto di utilizzare il sistema paralinguistico. Per ciascun concetto il candidato ha 1 minuto di tempo per trasmettere il messaggio agli uditori. Per ciascun concetto non recepito nel tempo indicato è fatto obbligo al candidato di assumere un bicchiere di bevanda alcolica a sua scelta prima di procedere nello svolgimento della prova di esame.”
Il caro buon vecchio gioco del mimo, declinato nella sua versione alcoolica. Il trucco sta nello scegliere frasi da mimare “coerenti” con la laurea oppure altamente demenziali.
Solo una prova manca alla nostra super dottoressa per poter degnamente festeggiare… ma dovrete aspettare domani per scoprirla!
A presto!
Chiara

0 pensieri colorati:

Posta un commento

Semplicemente... grazie!